AgriBios è una cooperativa agricola con sede a Pistoia, in Toscana, dove offre opportunità vantaggiose per le esigenze delle aziende agricole del distretto orticolo-ornamentale. La passione per l’agricoltura e il rispetto per l’ambiente sono al centro della filosofia e del sistema di credenze dell’organizzazione. Questi valori costituiscono il nucleo del business, e si esplicano attraverso un approccio concreto ad un’economia agricola circolare. Poiché offre ai propri soci un servizio di riciclaggio e valorizzazione dei rifiuti verdi, ed efficienza nel recupero dei rifiuti della floricoltura, la cooperativa rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare.
La cooperativa nasce da una riflessione sullo stato del settore ornamentale-vivaistico locale. I fondatori sentivano che ciò di cui aveva bisogno il distretto poteva anche funzionare come un innesco per il processo di economia circolare: la necessità di recuperare e gestire i materiali di scarto (piante morte e talee) del ciclo produttivo attraverso la valorizzazione. AgriBios opera per attuare il recupero e la gestione dei residui vegetali: biomasse derivate da piante essiccate, piante non vendibili, potature di piante prodotte in vivaio ecc.
A livello locale, i vantaggi del loro approccio sono:
1. riduzione dei rifiuti verdi nelle discariche
2. utilizzo dei sottoprodotti in agricoltura mediante la creazione di una catena di approvvigionamento locale
3. recupero di grandi quantità di sostanze organiche e di compost in grado di contrastare la mineralizzazione dei suoli
4. meno necessità di bruciare residui di legno
5. aumento della produzione di energia rinnovabile da biomassa
AgriBios riutilizza al 100% i risultati del proprio processo produttivo. Sono in grado di riutilizzare il terriccio, rivendendolo ai propri partner o a terzi, permettendo così al materiale inerte di rientrare nel circuito vivaistico pistoiese.
Hanno investito molti anni nella creazione di una macchina che permette di recuperare il 90% di pomice e riutilizzarla per i compost nella zona di Pistoia; nel 2021 hanno recuperato circa 2500 m³ di pomice dei 30.000 con cui l’azienda aveva iniziato, circa il 10%, e lo hanno rivenduto ai vivaisti locali. Nel 2021 hanno studiato un compost senza torba che è ora disponibile sul mercato e stanno sviluppando un sistema per migliorare l’uso del legno come fertilizzante e condizionatore del suolo. Nel complesso, molte delle loro materie prime sono presenti all’interno di un modello circolare.
Il percorso di AgriBios non è stato facile. Ci sono stati dubbi, soprattutto di natura culturale, sul fatto che i materiali recuperati potessero essere riportati in vita con le stesse caratteristiche dei materiali vergini, consentendo così alla cooperativa di raggiungere la sostenibilità economica e ambientale.
Il vivaismo è un sistema chiuso, e non è raro incontrare anche persone dalla mentalità chiusa. È difficile comunicare e alcuni dei professionisti del settore reagiscono duramente al cambiamento, anche se Pistoia è un grande centro vivaistico. È ragionevole affermare che chi lavora nel settore non è incoraggiato o stimolato a aderire a modelli e pratiche di economia circolare.
Alcune persone, spesso anche proprietari di PMI, non percepiscono i benefici portati dal prendersi cura dell’ambiente; non è ancora considerato un problema urgente. È una questione culturale, una mancanza di senso civico. Se alla base non c’è una cultura della sostenibilità, attuare questo tipo di cambiamenti sarà difficile, come affermano i rappresentanti di AgriBios. Dovrebbero essere stanziati più fondi per le eco-innovazioni, soprattutto quando riguardano le PMI, che anche avendo le migliori intenzioni potrebbero mancare delle capacità economiche per attuarle.
Da questo processo di inclusione di azioni circolari, che AgriBios cerca continuamente di migliorare, sono state apprese molte lezioni. Prima di tutto, avere come guida le giovani generazioni è importante: si tratta di stimolare il dialogo e coinvolgerle nella ricerca delle migliori soluzioni per un futuro sempre più circolare. La cooperativa, come parte del settore primario, è convinta che pensare al futuro sia il punto di partenza per salvare il nostro pianeta, nella consapevolezza che il progetto AgriBios è davvero un esempio concreto di come “rigenerare il sistema naturale“.